Presentata la nuova graphic novel di Antonio Pronostico e Fulvio Risuleo. Un articolo di Zoe Benatti

Il noir è un genere non solo cinematografico o letterario, ma anche dell’immagine. Lo raccontano Fulvio Risuleo, regista e sceneggiatore, e Antonio Pronostico, illustratore e grafico in conversazione con Francesco Cappellotto nella presentazione della loro nuova graphic novel, L’eletto, pubblicata da Coconino Press.

Nato da un prolifico lavoro di due anni e soprattutto dall’incontro dell’immaginazione dei due autori, L’eletto è la storia di un poeta che improvvisamente si trova alle prese con degli individui grigi in giacca e cravatta. E così inizia a lavorare in un grande ufficio, ignaro del fatto che sia proprio lui l’uomo designato a fare qualcosa, senza saperne nulla.

Oltre al protagonista senza nome e con gli occhiali da sole, indiscussa è la prevalenza della poesia. «Era molto importante, ma anche rischioso, riflettere i meccanismi di pensiero della scrittura poetica», spiega Risuleo, giustificando la quasi assenza dei balloon del fumetto classico a favore di didascalie costruite come un componimento poetico. Dunque, parole e illustrazioni si intrecciano creando un’opera «montata come un film», avvincente e colorata. «I miei disegni si compongono esclusivamente di colore» dice Pronostico, che sceglie insieme al co-autore, nonché amico di lunga data, un’impostazione visiva sgargiante e accattivante.

Misteriosa come il suo protagonista, la graphic novel L’eletto si svolge in una Roma riconoscibile e riconosciuta, città perfetta per raccontare questa «storia completamente nuova» all’insegna del noir.