Una pistola come la tua
Rizzoli

Amori e dolori. Se sei un commissario di polizia a Parigi, ne incontri fin troppi. E se ti chiami Jean-Pierre Mordenti, hai imparato che la fragilità può sempre diventare forza. Il cadavere di un criminale steso sull’asfalto, due killer in fuga per le strade di Parigi, un inseguimento furibondo, pallottole che sibilano da ogni parte e la caccia che termina con un pugno di mosche in mano. Poi una macabra sorpresa, di quelle che mandano in visibilio la Scientifica. Basterebbe questo per chiudere la giornata in bellezza, ma le cattive notizie, si sa, ne portano sempre delle altre: la testa appartiene a madame Saint-Nectaire, titolare di una importante impresa di costruzioni, amica di vecchia data di chef LeNormand - l’uomo di granito che comanda la Brigata criminale - nonché cognata di Balthazar Rogeret, candidato alle prossime elezioni presidenziali. Vale a dire grossi guai, soprattutto per Mordenti, se non risolve il caso alla svelta e senza clamori. Chi potrebbe sapere qualcosa è la figlia di Rogeret, ma è scomparsa da giorni insieme al suo bambino di sette anni. Rintracciarli è il primo passo verso una verità che potrebbe sconvolgere gli equilibri politici francesi e, nella vita dei flic, far esplodere sentimenti insospettabili.

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