Hervé Le Corre
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Parigi, primavera 1871. La città, cinta d’assedio dai prussiani, ha subìto un inverno rigidissimo, la popolazione ha sofferto il freddo, la fame e le cannonate degli assedianti. Il governo francese accetta una pace umiliante. Ma il popolo di Parigi non ci sta, insorge e affida il governo della città alla Comune, struttura politica di matrice anarchico-socialista a gestione popolare diretta. Allora il governo francese organizza la riconquista della città per strapparla ai comunardi. La guerra fratricida si conclude con quella che è passata alla storia come la “settimana di sangue”, dal 21 al 28 maggio, in cui nonostante le barricate e la strenua resistenza dei parigini l’esercito francese entra in città con l’artiglieria pesante e un numero di uomini venti volte superiore, e in pochi giorni trucida oltre ventimila persone compromesse a vario titolo con la Comune. È proprio sullo sfondo della tragica “settimana di sangue” che si svolgono le vicende del romanzo, un intreccio di storie individuali che va dall’amore irto di ostacoli di Caroline e Nicolas all’inchiesta di Antoine Roques, ex rilegatore eletto delegato alla sicurezza da un’assemblea popolare, agli intrighi del perverso criminale Pujols, rapitore di fanciulle, alla misteriosa presenza del cocchiere Clovis, talmente irsuto che non se ne distinguono i lineamenti. Il tutto sotto una devastante pioggia di ferro e fuoco che, insieme a buona parte di Parigi, distruggerà il sogno utopico di una società egualitaria.

Hervé Le Corre (Bordeaux, 1955) vive nella regione di Bordeaux, dove insegna lettere nei licei. Pubblica il suo primo romanzo nel 1990, La douleur des morts, primo capitolo di una trilogia ambientata nella sua città natale. Seguono dunque Du sable dans la bouche (1993) e Les effarés (1996). Terminato il trittico, nel 2001 inizia una seconda fase della sua produzione letteraria con Copyright e prosegue con Il perfezionista (L’Homme aux lèvres de saphir, 2004) che in Francia ha venduto più di cinquantamila copie e ha ottenuto il prestigioso Grand Prix du roman noir français di Cognac e il Prix Mystère de la critique. In Italia questo romanzo è stato tradotto da Piemme. Nel 2006 e nel 2007 ha realizzato rispettivamente: Tango parano e Trois de chute. Poi è stata la volta di Nero è il mio cuore (Les cœurs déchiquetés, 2009, Piemme, 2012), che è valso allo scrittore il Grand prix de littérature policière. Dopo Derniers retranchements (2011), arrivano forse i maggiori riconoscimenti con Dopo la guerra (Après la guerre, 2014; edizioni e/o, 2015): Prix du polar européen, Prix Landerneau e il Premio Michel Lebrun. È ancora edizioni e/o a portare in Italia nel 2018, Scambiare i lupi per i cani (Prendre les loups pour des chiens, 2017) e nel 2021, L’ombra del fuoco (Dans l’ombre du brasier, 2019). In Francia, quest’anno, è uscito il suo nuovo romanzo, Traverser la nuit, una storia nella quale sono protagonisti una donna martirizzata dal suo ex compagno, un poliziotto stremato dal lavoro che indaga su una serie di omicidi di donne, un killer alle prese con le sue pulsioni e con una madre violenta.