I due celebri scrittori erano ospiti de La Milanesiana. Per l’autore statunitense anche il Premio Rosa d’Oro della manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
Noir in festival ha rinnovato con piacere la collaborazione con La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, celebrando in una serata sold out al Teatro Franco Parenti di Milano il 27 maggio, due campioni della scrittura crime: Jeffery Deaver e Donato Carrisi. Il primo, uscito di recente con due libri, La mano dell’Orologiaio (Rizzoli) e Fatal Intrusion (scritto con Isabella Maldonado per Longanesi), ha anche ricevuto il premio Rosa d’Oro della Milanesiana con questa motivazione, stilata dai due direttori del Noir:
«Scrittore di thriller e Best Seller numero 1 al mondo, ha ricevuto decine di premi, tra cui il Raymond Chandler Award in Italia dal Noir in Festival. I suoi romanzi sono diventati film e serie tv di successo: il suo segreto è agganciare il pubblico con un’enorme empatia, unita a una eccellente capacità di intrattenimento della sua sorprendente scrittura e delle sue invenzioni. “Non c’è nulla di più soggettivo della scrittura”, afferma Deaver, ma anche nulla di più potente: la sua riesce a raccontare le sconfitte e le vittorie dell’essere umano, insieme ai cambiamenti della società americana, attraverso storie ad altissima tensione, in cui la lotta contro il male è vinta non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Il suo amore per la musica gli porta in dono un grande senso del ritmo e il piacere dell’intrattenere il suo enorme pubblico che, fedele negli anni, gli tributa affetto e gratitudine in tutto il mondo».
«Scrittore di thriller e Best Seller numero 1 al mondo, ha ricevuto decine di premi, tra cui il Raymond Chandler Award in Italia dal Noir in Festival. I suoi romanzi sono diventati film e serie tv di successo: il suo segreto è agganciare il pubblico con un’enorme empatia, unita a una eccellente capacità di intrattenimento della sua sorprendente scrittura e delle sue invenzioni. “Non c’è nulla di più soggettivo della scrittura”, afferma Deaver, ma anche nulla di più potente: la sua riesce a raccontare le sconfitte e le vittorie dell’essere umano, insieme ai cambiamenti della società americana, attraverso storie ad altissima tensione, in cui la lotta contro il male è vinta non solo con la ragione, ma anche con il cuore. Il suo amore per la musica gli porta in dono un grande senso del ritmo e il piacere dell’intrattenere il suo enorme pubblico che, fedele negli anni, gli tributa affetto e gratitudine in tutto il mondo».
Lo scrittore americano ha risposto alle domande di Marina Fabbri e ha dialogato con il best seller italiano Donato Carrisi (La casa dei silenzi, Longanesi), il cui primo romanzo Il suggeritore venne tenuto a battesimo proprio da Deaver anni fa, qui presentato e intervistato da Giorgio Gosetti. I due scrittori hanno aperto l’incontro con due magnifiche letture di due racconti scritti per l’occasione, risposte personali e creative al tema della Milanesiana 2025: Intelligenza.