Giorgio Gosetti e Gianni Canova hanno selezionato sei recensioni tra quelle inviate dagli studenti IULM che hanno fatto parte della giuria del Premio Caligari 2021

 

Classic Horror Story

Classic Horror Story. La storia horror è tutta un involucro finzionale italianizzato di qualcosa di più spaventoso e subdolo come la criminalità organizzata, con tutti i suoi nomi e le sue pruriginose tradizioni. La scrittura risulta chiara e verosimile, notevole è anche l’espressività degli attori.

Viviana Vitrano

 

La terra dei figli

“Voi sapete leggere?”, una domanda, una speranza. Datevi la possibilità di scoprire la storia di un padre e di un figlio, di un ragazzo e il suo futuro. Amore, coraggio, Storia: ecco La terra dei figli, su cui si sarebbero potuti scrivere interi capitoli di Storia. Fortunatamente, abbiamo una pellicola.

Beatrice Lemme 

 

La terra dei figli

Un livido, duro, pericoloso viaggio attraverso le paludi, il fango e la desolazione del polesine. Un “figlio” che non comprende la parola del “padre” e che con la violenza cerca di riprendersela, di recuperare il ricordo, il dolore, la propria identità. Ma anche una perfetta metafora della barriera linguistico-ideologica che ci separa dai nostri “padri” e della fatica di noi “figli” per porre rimedio all’infanticidio commesso da chi ci ha preceduto.

Alessandro Glorioso

 

State a casa

“Fino a qui tutto bene”, perché il problema non è la caduta, ma l’atterraggio: con questo riferimento a L’odio di Kassoviz si apre State a casa, il nuovo film di Roan Johnson, una dark comedy ambientata nel 2020 in pieno lockdown che riflette sul virus, non tanto il Covid-19, quanto piuttosto quello che si annida dentro di noi, un’indole malvagia intrinseca alla natura umana.

Livia Inzaina

 

La terra dei figli

La terra dei figli urla necessità. La necessità di un’umanità costretta a regredire per sopravvivere. Il Figlio sembra essere il Pinocchio di una realtà distopica che viene forgiato dal Padre e non segue i consigli della Strega. Che si fida dei primi gatto e volpe che incontra ma, al contrario del personaggio Collodiano, inizia a discernere sin da subito la differenza tra bene e male.

Massimiliano Càrastro

 

State a casa

Stay home è una commedia nera ben diretta, in cui le storie tragicomiche dei protagonisti evolvono fino a sfociare nel grottesco. Scelta rischiosa ma decisamente felice quella di affiancare al bravo e “rodato” Tommaso Ragno un cast composto quasi interamente da attori al loro primo o secondo ruolo.

Alessandro Martinelli