Premio Caligari: le recensioni dei giurati


Molti dei giurati popolari che hanno votato il Premio Caligari 2017 per il miglior film italiano di genere hanno accettato il nostro invito a scrivere una breve recensione/motivazione della loro preferenza. 

Come da regolamento 5 di loro sono stati scelti per l’originalità e la concisione della loro opinione, riceveranno una tessera-omaggio per l'Anteo Palazzo del Cinema di Milano. Le recensioni che meritano attenzione sono in realtà più numerose ma abbiamo dovuto non prendere in considerazione quelle evidentemente troppo lunghe e articolate, pure di qualità. Pubblichiamo invece i cinque commenti che sono stati scelti da Gianni Canova (IULM) e Giorgio Gosetti (Noir in Festival) felicitandoci con i fortunati vincitori.

Il Premio Caligari 2017 è stato assegnato dalla giuria popolare del Festival, presieduta dallo sceneggiatore Salvatore De Mola a: Gatta Cenerentola di Alessandro Rack, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone.


GIULIA BONA (SICILIAN GHOST STORY)

In Sicilian Ghost Story fiaba e cronaca nera si intrecciano e si confondono: la neo-Cappuccetto Rosso Luna deve avventurarsi in una quest estenuante all’interno di un mondo popolato di ombre, il fitto (sotto)bosco della mafia. Il film è un racconto di formazione e una storia sui fantasmi d’Italia.

COSTANZA COMPIANO (GATTA CENERENTOLA)

Gatta Cenerentola colpisce per il suo duro realismo. I protagonisti, altamente caratterizzati, raccontano Napoli, e la nave, seppure imponente, impallidisce rispetto alla città di cui è doppio. La 'Megaride' deve bruciare per garantire la salvezza di Mia, così come Napoli deve risorgere dalle proprie ceneri per distruggere un male così radicato.

MARCO GRASSO (LA RAGAZZA NELLA NEBBIA)

Al suo esordio cinematografico con La ragazza nella nebbia, Donato Carrisi trasfigura le parole in immagini, inquisendo attraverso il grande schermo la banalità del male mediatico che invade quotidianamente le nostre case. Il risultato, tra suspense e mistero, possiede il potere taumaturgico di un esorcismo dalle venature noir.

FRANCESCA MICOL PARIS PERALTI  (I FIGLI DELLA NOTTE)

I figli della notte è il frastuono di quello che siamo, l'insistente sussurro di quello che possiamo diventare ed silenzio delle catene che ci legano. E ci legano in un modo oscuro e sanguinoso all'amicizia, all'amore, alla rabbia. Giulio ed Edoardo sono due ragazzi troppo abbandonati per riuscire a scappare, acerbi quanto basta per rimanere travolti da una spirale di passioni violente.

ALESSANDRO TRANCHINI (SICILIAN GHOST STORY)

Polvere che affonda nel mare. Così si chiude la storia vera di Sicilian Ghost Story: seguendo un pezzo di carne che scompare nell’oscurità. Eppure dopo la morte quella carne ancora ama, ancora sogna, ancora vive, come ha vita propria questo meraviglioso noir dolorosamente umano, troppo umano.