di Marco D’Amore
Italia, 2020, 116′, colore

Il corpo di Ciro sta affondando nelle acque scure del Golfo di Napoli, colpito al petto da Genny Savastano, il suo unico, vero amico. E mentre sprofonda sempre più, affiorano i ricordi. I suoni attutiti dall’acqua si confondono con le urla di persone in fuga. È il 1980, la terra trema, i palazzi crollano, ma sotto le macerie si sente il pianto di un neonato ancora vivo: è Ciro di Marzio, da quel giorno in poi tutti lo chiameranno l’Immortale. Anni dopo, quello stesso bambino ormai adulto, sopravvive anche a quel fatidico sparo: allora è vero quello che si dice, l’Immortale non lo uccide nessuno. Ambientato tra la Napoli degli anni Ottanta post-terremoto e la Riga odierna, la storia è un continuo dialogo tra il presente di Ciro, esiliato sul Baltico a migliaia di chilometri da casa e dagli ultimi affetti rimasti, e il suo passato da orfano. Dall’infanzia per strada alle fredde estati del nord Europa, dai primi furti all’ultima guerra tra fazioni in lotta: tutto per sopravvivere a un mondo dove l’immortalità in fondo è solo una condanna.

«Ciro di Marzio, L’Immortale, è il male assoluto. Il gesto efferato, la violenza ingiustificabile. Ma è anche la tenerezza improvvisa di una carezza, la compassione per il dolore, il gesto eroico del sacrificio. Ciro è una vetta insormontabile o un abisso senza fondo, a seconda da quale punto di vista lo si osservi. È un essere umano totale, conflittuale, tridimensionale. Ha, a mio avviso, la potenza dei grandi protagonisti della letteratura teatrale come l’Amleto o lo Jago di Shakespeare, il Caligola di Camus. Negli anni di percorso fatti spalla a spalla con questo personaggio, non ho mai smesso di pensare a lui, di interrogarlo come un oracolo nero, di sognarlo e averne l’incubo. Questa ossessione mi ha fatto immaginare infinite storie possibili che ne ampliassero il racconto, ne indagassero le origini». [Marco D’Amore]

sceneggiatura
Leonardo Fasoli
Maddalena Ravagli
Marco D’Amore
Francesco Ghiaccio
Giulia Forgione

fotografia
Guido Michelotti

montaggio
Patrizio Marone

musica
Mokadelic

suono
Gianluca Costamagna

scenografia
Carmine Guarino

costumi
Veronica Fragola

interpreti
Marco D’Amore
Ciro di Marzio
Giuseppe Aiello
Ciro da bambino
Salvatore D’Onofrio
Bruno
Giovanni Vastarella
Bruno da giovane
Marianna Robustelli
Vera
Martina Attanasio
Stella
Gennaro Di Colandrea
Virgilio
Nello Mascia
Don Aniello
Aleksei Guskov
Yuri Dobeshenko
Nunzio Coppola
Nunzio
Salvio Simeoli
O’Mierlo

produttori
Riccardo Tozzi
Giovanni Stabilini
Marco Chimenz
Gina Gardini

produzione
Cattleya
con Vision Distribution

in collaborazione con
Sky
Timvision
Beta Film

vendite internazionali
Beta Cinema
www.betacinema.com
beta@betacinema.com

distribuzione
Vision Distribution
www.visiondistribution.it
info@visiondistribution.it

Marco D’Amore è nato a Caserta nel 1981. Nel 2004 si diploma alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e seguono varie esperienze teatrali, tra cui quella con la compagnia di Elena Bucci e Marco Sgrosso e La trilogia della villeggiatura con Toni Servillo. Nel 2005, con Francesco Ghiaccio, fonda la compagnia di produzione teatrale e cinematografica La Piccola Società con la quale nel corso degli anni realizza quattro spettacoli teatrali da lui stesso diretti e interpretati (Solita Formula, Il figlio di Amleto, L’albero e L’acquario) e due cortometraggi da lui interpretati, sceneggiati a quattro mani e diretti da Francesco Ghiaccio. Nel 2010 è co-protagonista al fianco di Toni Servillo nel film Una vita tranquilla di Claudio Cupellini. Nel 2014 arriva la notorietà con il ruolo di Ciro di Marzio nella serie televisiva Gomorra. Nello stesso anno produce il film Un posto sicuro ed è nel cast di Perez e di Alaska. Nel 2016 cura la regia e interpreta a teatro American Buffalo di David Mamet. Nel 2017 è protagonista in Brutti e Cattivi e in Drive Me Home. Nel 2018 scrive insieme a Francesco Ghiaccio l’opera seconda di quest’ultimo, la commedia Dolcissime. Nel 2019 debutta come regista dirigendo il quinto e sesto episodio della quarta Stagione di Gomorra ed esordisce con il lungometraggio L’immortale in cui torna a vestire i panni di Ciro Di Marzio.

FILMOGRAFIA

2020 L’immortale