Loriano Macchiavelli
SEM
Sarti Antonio, poliziotto onesto e tenace, è un antieroe dotato di straordinaria memoria, amante del caffè e affetto da colite cronica. Vive a Bologna, dove si svolgono la maggior parte delle indagini che volente o nolente è costretto ad affrontare. In questi racconti, vengono alla luce alcuni frammenti sul passato del sergente, ma anche illuminanti lampi sul nostro presente, a dimostrazione del fatto che l’universo del protagonista è una copia fedele di quello in cui ognuno di noi abita.
Loriano Macchiavelli (Vergato, Bologna, 1934) è autore di numerose pièce rappresentate da varie compagnie italiane. Tra queste: In caso di calamità, viva la Patria (1969/70), Voglio dirvi di un popolo che sfida la morte (1973/74), Cinema hurra! (1981/82), Aspettando Altman (1995). Alcuni dei suoi testi hanno ricevuto premi teatrali, come ad esempio: Una guerra finita male (Premio teatrale Riccione 1963), I dieci a uno (Premio Reggio Emilia città del tricolore, 1964), Solo un lungo silenzio (finalista al Premio teatrale Riccione, 1975), Jacopo da Valenza, scolaro (finalista al Premio teatrale Riccione, 1978). Dal 1974 si è dedicato al genere poliziesco e ha pubblicato numerosi romanzi. Il suo personaggio letterario più noto è il sergente di polizia Sarti Antonio, protagonista di una serie ambientata a Bologna (Le piste dell’attentato, 1974; Fiori alla memoria, 1975; Ombre sotto i portici, 1976; L’archivista, 1981; Sarti Antonio e l’amico americano, 1983; tra i più recenti Coscienza sporca, 1992; I sotterranei di Bologna, 2001; Sarti Antonio e l’assassino, 2004, con Sandro Toni; L’ironia della scimmia, 2012; Uno sterminio di stelle, 2017; Delitti senza castigo, 2019. Con lo pseudonimo di Jules Quicher ha firmato: Funerale dopo Ustica e Strage (romanzo che gli ha procurato numerosi guai giudiziari), pubblicati rispettivamente nel 1989 e 1990. Il romanzo Macaronì (1997) segna l’inizio di un’importante collaborazione con Francesco Guccini, che è poi continuata (e continua) per tutti i romanzi con protagonisti sia Benedetto Santovito (il Maresciallo) sia Marco Gherardini detto Poiana. E nel 2007, grazie a Tango e gli altri. Romanzo di una raffica, anzi tre, proprio in coppia con il cantautore emiliano, si aggiudica il Premio Scerbanenco. Tra le altre pubblicazioni: Via Crudes (2008), Delitti di gente qualunque (2009); L’ironia della scimmia (2012), il romanzo sulla strage di Portella della Ginestra Noi che gridammo al vento (2016), Uno sterminio di stelle. Sarti Antonio e il mondo disotto (2017), Delitti senza castigo (2019), La bambina del lago (con Sabina Macchiavelli, 2019), la raccolta di racconti 33 indagini per Sarti Antonio (2020), Che cosa sa Minosse (ancora con Guccini, 2020) e 8 indagini ritrovate per Sarti Antonio (2021). Con Marcello Fois e Carlo Lucarelli ha fondato il Gruppo 13 e con Renzo Cremante ha fondato e dirige «Delitti di Carta», rivista che si occupa esclusivamente di poliziesco italiano. Dai suoi romanzi sono stati tratti sceneggiati, film e serie per la televisione, letture radiofoniche e radiodrammi. È indubbiamente tra gli autori, se non l’autore, che ha segnato in modo significativo la rinascita del noir italiano.