Antonella Lattanzi, Margherita Oggero, Francesca Serafini, Rosa Teruzzi e Grazia Verasani,  si confrontano sulle diverse sfumature del genere, moderate da Nicoletta Vallorani.

La 30ma edizione di Noir in Festival si apre con una giornata interamente dedicata alle donne. Lo sguardo femminile sul mistero e la paura è al centro del focus condotto da una maestra del noir come Nicoletta Vallorani, scrittrice, docente universitaria e curatrice editoriale che guiderà cinque tra le più interessanti autrici di genere italiane. Dialogheranno con lei infatti: Antonella Lattanzi (Questo giorno che incombe, Harper Collins), Margherita Oggero (Il gioco delle ultime volte, Einaudi), Francesca Serafini (Tre madri, La nave di Teseo), Rosa Teruzzi (La memoria del lago, Sonzogno) e Grazia Verasani (Come la pioggia sul cellofan, Marsilio).

Nicoletta Vallorani
(1959) è una scrittrice, traduttrice, accademica e blogger italiana. Insegna Letteratura inglese all’Università degli Studi di Milano. Scrive, dal 1990, romanzi e racconti di fantascienza, noir e anche per bambini, e ha esordito con il romanzo noir cyberpunk del 1993, Il cuore finto di DR (Mondadori), vincitore del premio Urania. In ambito saggistico, ha curato la raccolta di saggi Dissolvenze. Corpi e culture nella contemporaneità (2009, Il Saggiatore). Ha inoltre curato e tradotto testi di Jack Kerouac, Derek Jarman, Iain Sinclair, Will Self. Tra i suoi noir: Cuore meticcio, Marcos y Marcos, 1998; Eva, Einaudi, 2002, appena rieditato da Zona 42; Lapponi e criceti, Edizioni Ambiente, 2010, finalista nel 2011 al Premio Bagutta; Le madri cattive, Salani, 2011 e Le sorelle sciacallo, Edizioni del Gattaccio, 2017.

Antonella Lattanzi
Questo giorno che incombe
HarperCollins
A tre anni da Una storia nera, Antonella Lattanzi torna con un libro potentissimo, in cui indaga le contraddizioni profonde delle relazioni, la curiosità morbosa che ci spinge a chiederci cosa nascondano le tende del nostro vicino, la sensazione che i posti conservino il nero di quello che vi è accaduto e che ingloberà anche chi li attraversa, la difficoltà di un confronto onesto con noi stessi e quello pericoloso e impattante con la realtà, il più abile dei nemici.
Antonella Lattanzi è nata nel 1979 a Bari e vive a Roma. Esordisce nel 2004 con dei racconti mentre il suo primo romanzo è Devozione del 2010, al quale hanno fatto seguito Prima che tu mi tradisca (finalista al Premio Stresa 2013) e Una storia nera nel 2017, vincitore del Premio Cortina d’Ampezzo. Attiva anche nella televisione (ha collaborato al programma Le invasioni barbariche) e nella carta stampata (collabora con Tuttolibri de «La Stampa» e con «Il Venerdì» de «La Repubblica»), e nel cinema per cui ha firmato le sceneggiature di Fiore, regia di Claudio Giovannesi (2016), 2night, regia di Ivan Silvestrini (2016) e Il campione, regia di Leonardo D’Agostini (2019).

Margherita Oggero
Il gioco delle ultime volte
Einaudi
A Torino, una bellissima ragazza di diciassette anni si butta sotto un tram senza ragioni apparenti. E mentre lei lotta in ospedale tra la vita e la morte, il medico che l’ha soccorsa trascorre qualche giorno a Chamois con vecchi e nuovi amici: giorni che hanno tutto il sapore del Grande freddo. Ci sono tre uomini e tre donne, in quella baita, e ci sono i loro segreti più nascosti. Le storie di ognuno emergono a poco a poco con grande forza in un montaggio serrato. Fino a quando i sei personaggi non danno inizio al “gioco delle ultime volte”: un gioco che sembra innocente ma che può cambiare la vita di molti di loro.
Margherita Oggero è nata e vive a Torino. Nel 2002 ha esordito nella narrativa con il romanzo La collega tatuata, edito da Mondadori, da cui è stato tratto il film Se devo essere sincera (regia di Davide Ferrario, con Luciana Littizzetto e Neri Marcorè). Sono seguiti, con altrettanto successo di pubblico, i romanzi Una piccola bestia ferita (2003), L’amica americana (2005), Qualcosa da tenere per sé (2007), e i racconti Il rosso attira lo sguardo (2008), tutti editi da Mondadori. Con Einaudi ha pubblicato Così parlò il nano da giardino (2006), Il compito di un gatto di strada (2009) e Non fa niente (2017 e 2019). Per la Rai ha scritto i soggetti della fortunata serie Provaci ancora prof, ispirata ai suoi libri, con Veronica Pivetti come attrice protagonista.

Francesca Serafini
Tre madri
La nave di Teseo
La commissaria Lisa Mancini a soli trentatré anni ha già alle spalle una carriera straordinaria di cui vantarsi. Un giorno misteriosamente abbandona la sede dell’Interpol di Lione per andare a dirigere il commissariato di Montezenta, un piccolo centro romagnolo. La routine dell’ufficio è interrotta dalla scomparsa di River, quindicenne di origine inglese che vive con la sua famiglia appena fuori le mura medievali di Montezenta, in una comunità libertaria e anticonformista che dà una seconda vita ai materiali di scarto trasformandoli in opere d’arte. Ma River è davvero una vittima oppure sta scappando da qualcosa di cui è lui stesso responsabile? Per rispondere a questa domanda Lisa si trova costretta a combattere i demoni del suo passato, cercando un modo per interagire con gli agenti del commissariato e riscoprire le abilità che un tempo l’avevano resa così speciale nel suo lavoro.
Linguista di formazione, Francesca Serafini ha cominciato la sua attività di sceneggiatrice scrivendo la serie La squadra. Con Claudio Caligari e Giordano Meacci ha scritto la sceneggiatura di Non essere cattivo, candidata ai David di Donatello 2016. Il film è stato selezionato come candidato italiano al Premio Oscar, e ha vinto il Nastro d’argento come film dell’anno. Sempre con Giordano Meacci ha scritto la sceneggiatura di Fabrizio De André – Principe libero. Insieme a Valerio Mastandrea, Luca Marinelli, Alessandro Borghi e altri collaboratori ha preso parte al documentario Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari di Simone Isola e Fausto Trombetta, candidato ai David di Donatello 2020.

Rosa Teruzzi
La memoria del lago
Sonzogno
La nuova avventura di Libera, la fioraia del Giambellino, e del suo eccentrico pool di apprendiste investigatrici in un’indagine serrata tra Como, Lecco e le vie esclusive di Milano, per far affiorare il segreto attorno a un vecchio omicidio irrisolto che si nasconde sotto le acque del lago.
Rosa Teruzzi (Monza, 1965) è una giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva. Vive e lavora a Milano ed è esperta di cronaca nera. Dopo essere stata nel cast della trasmissione televisiva Quinta colonna, aver condotto con Alberto Bilà a Canale 5 Verissimo, la rubrica “Verissimo Vacanze”, e “Verissimo Magazine”, oggi è caporedattrice di «Quarto grado» e scrive romanzi e racconti gialli. Un vecchio casello ferroviario, sito tra il Naviglio Grande e il Giambellino, ha ispirato la serie di romanzi I delitti del casello, editi a partire dal 2016, le cui protagoniste Vittoria, la mamma Libera e la nonna Iole, cercano di risolvere misteri tra Milano, la Brianza e il lago di Como.

Grazia Verasani
Come la pioggia sul cellofan
Marsilio
Giorgia Cantini, investigatrice privata a capo di una piccola agenzia di periferia nella Chinatown di Bologna, è appena stata lasciata da Luca Bruni, dirigente della questura e capo della Omicidi, e sfoga la propria tristezza ubriacandosi nei bar e nei locali della città. È in questa fase non facile della sua vita che incappa in Furio Salvadei, un affascinante cantautore alla soglia dei cinquant’anni in piena crisi artistica ed esistenziale, che la incarica di indagare su una sua fan diventata stalker. Sotto le piogge persistenti dell’autunno alle porte, con la mente un po’ annebbiata dai drink delle sue sere solitarie e dalla nostalgia di Bruni, Giorgia si perderà in un’indagine che è un continuo gioco di specchi e sovrapposizioni, e in una vita filtrata da schermi, computer, telefoni, tv, dove i sentimenti diventano mere proiezioni.
Grazia Verasani (Bologna, 1964), scrittrice, drammaturga, musicista, ha pubblicato a oggi sedici libri, tra cui Quo vadis baby? (2004, Coloradonoir/Mondadori), che nel 2005 è diventato un film di Gabriele Salvatores e in seguito una serie tv prodotta da Sky, e Senza ragione apparente (2015,  Feltrinelli), quinto romanzo con protagonista la detective Giorgia Cantini, che ottiene la menzione speciale al Premio Scerbanenco.  La sua opera teatrale From Medea – Maternity Blues, rappresentata in Italia e all’estero, nel 2012 è diventata un film vincitore di due Globi d’oro. Ha studiato pianoforte classico e collaborato con diversi artisti. Lavora anche come sceneggiatrice e ha scritto articoli per quotidiani e riviste. I suoi libri sono tradotti in vari paesi tra cui Francia, Germania, Portogallo, Stati Uniti, Russia.