CLAUDIO BONIVENTO PREMIO LUCA SVIZZERETTO 2019

Claudio Bonivento (Faggeto Lario,1950), personalità poliedrica, produttore tra i più prolifici e regista per il cinema e serie televisive, muove i primi passi nel mondo dello spettacolo con Charles Aznavour e Léo Ferré. Poi per alcuni anni collabora con la Numero Uno, casa discografica di Lucio Battisti e Mogol. Successivamente è a Barclay France, Curci Edizioni Musicali, Ariston, R.C.A, C.G.D. Messaggerie Musicali e WEA. Entra a Telemontecarlo in qualità di direttore responsabile dei programmi. Lavora a stretto contatto con Indro Montanelli nella sua trasmissione televisiva quotidiana. Nel 1977 inizia a produrre film, serie televisive e spettacoli teatrali. Contribuisce alla nascita di attori, sceneggiatori, registi e produttori oggi fra i più noti. Grande scopritore di talenti, oltre metà dei film prodotti sono esordi alla regia e opere seconde, tra cui i film di Franco Amurri, Giulio Base, Michele Placido, Marco Risi, Claudio Amendola e Ricky Tognazzi. La sua produzione spazia da commedie campioni di incassi come Eccezzziunale... veramente (1982) di Carlo Vanzina e Vado a vivere da solo (1983) di Marco Risi, a drammi premiati dalla critica e dal botteghino come Mery per sempre (1989) e Ragazzi fuori (1990) di Marco Risi, che gli vale il suo primo David di Donatello per il miglior produttore, seguiti da Pummarò (1990) debutto alla regia di Michele Placido, presentato a Cannes nella sezione Un Certain Régard, La scorta (1993) di Ricky Tognazzi per il quale ottiene il secondo David di Donatello, Pasolini, un delitto italiano (1995) di Marco Tullio Giordana presentato alla Mostra di Venezia, 20 sigarette (2010) di Aureliano Amadei con il quale nel 2011 conquista la sua terza statuetta, accompagnata nella stessa edizione dei premi dal David Speciale per il contributo dato al cinema italiano durante i suoi trent’anni di lavoro. Nel 2007 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferisce il Premio Vittorio De Sica alla carriera. Nel 2017 vince il Ciak d’oro per l’opera seconda di Claudio Amendola, Il permesso - 48 ore fuori. Dirige diverse serie TV tra cui L’attentatuni - Il grande attentato (2000) sulla strage di Capaci, Il Grande Torino (2005) e Anita Garibaldi (2011). Esordisce alla regia cinematografica nel 1997 con il poliziesco Altri uomini, seguito dalla commedia Le giraffe (2000). Con il suo nuovo film, A mano disarmata (2019) sulla storia della giornalista Federica Angeli, che vive sotto scorta per le minacce mafiose subite dopo le sue inchieste sulla malavita di Ostia, si è aggiudicato il Nastro d’argento della legalità.
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PROGRAMMAZIONE

10/12/2019 h 10:00IULM 6 • Sala dei 146





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