XXV edizione
8/13 Dicembre 2015

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La notte di Roma
Einaudi

Dove è Suburra, comincia la notte di Roma. Il giovane Sebastiano ci prova, a reggere le fila di un regno del crimine. Ma se il re è lontano, gli incidenti capitano. E il Samurai è molto lontano. Chiara ci prova, a ben governare. Ma se il cuore è troppo scoperto, magari ti innamori di chi nemmeno vorresti guardare in faccia. E gli incidenti capitano. Adriano Polimeni ci prova, con un monsignore di buona volontà, a guardare in faccia il pericolo. Troppo da vicino, forse. Si accende la guerra che tutti vedono, continua quella che non vede nessuno, la più feroce. La lotta stavolta è per salvare l'anima. La notte di Roma comincia dove finisce Suburra. Perché «la natura non tollera vuoti» e con il Samurai confinato al duro regime del 41 bis in un carcere del Nord, la sua successione è solo questione di tempo. E di uomini. In una città dilaniata dalle guerre di cani di strada e di squali di Palazzo, dove i confini fra il lecito e lo scandaloso si confondono pericolosamente, un nuovo Sindaco, un nuovo Papa lasciano immaginare che l’anno giubilare della Misericordia annunci su entrambe le sponde del Tevere un atteso riscatto. Ma ne La notte di Roma, i sentieri sono tortuosi, le lingue biforcute e nulla è come appare. Né il narcisismo delle buone intenzioni, né la furia iconoclasta di chi grida alla rivoluzione. Eppure, quella speranza esiste. Ha il volto tormentato di un vecchio politicante di sinistra «rottamato» che riflette sui suoi errori e i suoi limiti e che, tuttavia, non ha divorziato dalla passione civile. Ha l’espressione fiera di un giovane vescovo che non si rassegna. Ha il profumo di amori impossibili sognati nell’intersezione fra il mondo degli affetti, quello degli affari e dell’ambizione della "nuova politica". Perché di notti come questa Roma ne ha conosciute tante, nella sua lunga storia. E ne è sempre venuta fuori.

Carlo Bonini, dopo aver lavorato per «il Manifesto» e «il Corriere della Sera», passa a «la Repubblica» segnalandosi per una serie di scoop importanti, come quello legato al rapimento dell’Imam Abu Omar, sospettato di appartenere a una rete di terrorismo internazionale, o il caso Telekom Serbia e molte altre inchieste condotte spesso insieme a collega Giuseppe D’Avanzo. Bonini lavora sempre sul campo, come testimoniano anche i suoi precedenti libri, Acab (acronimo di All Cops Are Bastards, libro portato sullo schermo da Stefano Sollima) che investiga sul background di una parte della polizia italiana, ossia di quella cresciuta con il mito della destra reazionaria e violenta; Il Fiore del male, in cui ha raccolto la storia del bandito Renato Vallanzasca, e la cui riedizione è stata presentata a Courmayeur nel 2009; Guantanamo, un viaggio dentro l’orrore della prigione americana; La toga rossa, biografia del giudice Misiano. Nel 2013 insieme a Giancarlo De Cataldo scrive Suburra diventato quest’anno un caso cinematografico con il film diretto sempre da Stefano Sollima.

Giancarlo De Cataldo, giudice, vive a Roma dal 1973. Scrittore, traduttore, autore di testi teatrali e sceneggiature per il cinema e la televisione, collabora con «La Gazzetta del Mezzogiorno» e «Il Messaggero». Dopo l’esordio nel 1989 con Nero come il cuore, pubblica nel 1992 Minima criminalia: storie di carcerati e carcerieri. Alla scrittura di romanzi e saggi si somma anche la realizzazione di un testo per uno spettacolo teatrale, Acido Fenico: ballata per Mimmo Carunchio camorrista il cui allestimento viene curato dai Cantieri Teatrali Koreja per la regia di Salvatore Tremacere. Nel 2002 è la volta di Romanzo Criminale. Premio Scerbanenco 2003, poi film per la regia di Michele Placido e in seguito serie televisiva per Sky, diretta da Stefano Sollima. Inoltre, nel 2007 la Giuria dello Scerbanenco giudica Romanzo Criminale il miglior libro per i quindici anni del Premio. La sua attività di scrittore prosegue con altri romanzi di successo e con progetti televisivi, tra cui la cura per la Rai di Crimini, una serie tv scritta da grandi autori italiani. È tra i giudici di Masterpiece, il primo talent al mondo dedicato ai libri e alla scrittura, in onda su Raitre.