XXV edizione
8/13 Dicembre 2015

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Ho visto cose. Un viaggio nella Torino di Gustavo Rol
Ho visto cose
Italia, 2011, 53
regia Chiara Pacilli e Maurizio Tedesco
con la partecipazione di Carolina Crescentini
fotografia Stefano Paradiso
montaggio Matteo Mari
musiche Davide "Boosta" Dileo
produzione Baires
in collaborazione con
Rai Movie
Istituto Luce - Cinecittà
La bottega dell’immagine
con il sostegno di
MiBACT 
Film Commission Torino Piemonte -
Piemonte Doc Film Fund

Si dice che Torino sia la città magica per eccellenza e che vi sia una città nella città, popolata di leggende e nascondigli, segreti, di occultismo e simbolismo esoterico, di luce e di tenebra. A questa atmosfera intrisa di miti e leggende i cittadini sono abituati. C’è chi si spaventa per i racconti più tetri, legati a fantasmi e demoni, chi si lascia affascinare dall’idea di un mondo sconosciuto e chi prova ad ignorare.
Anche questi ultimi, però, conoscono le leggende più popolari, e qualche volta è capitato a tutti di dover spiegare le geometrie esoteriche della città.
Se i nomi di personaggi enigmatici che appartengono a epoche più lontane nel tempo per molti saranno una scoperta, i prodigi di Gustavo Rol sono invece molto conosciuti.
Il rapporto quotidiano con l’invisibile e con i suoi personaggi ha sedotto uomini di scienza, artisti e intellettuali.
Scriveva Tullio Kezich, ricordando un suo incontro con Rol: «Allontanandomi dall’antro dello stregone per le vie notturne di Torino, città magica, conclusi che come visita al pianeta dell’irrazionale l’esperienza mi sarebbe bastata a lungo. E sull’argomento, da allora, penso più che mai che abbia ragione il prestigiatore in frac di 8 1/2 quando alla domanda di Mastroianni-Fellini sull’esistenza del sovrannaturale, risponde enigmatico: "Qualcosa c’è"».

«Ho visto cose è, oltre all’evidente citazione di una delle frasi più famose della storia del cinema, quello che potrebbero dire tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrare Gustavo Adolfo Rol. La citazione cinemato-grafica non è casuale, ma si riferisce allo stretto legame che Rol ha avuto con il cinema e con i suoi più grandi protagonisti, su tutti Federico Fellini. Del loro rapporto molto si è detto, e si è molto parlato anche del più famoso film mai realizzato della storia del nostro cinema: Il viaggio di G. Mastorna.
Da qui, da questo grande rapporto di amicizia, siamo partiti per raccontare un inedito Gustavo Rol. Non solo i prodigi, gli esperimenti, e le tante persone aiutate senza mai volere nulla in cambio, ma soprattutto l'uomo, l'amico, il Maestro.
Accanto ai molti, anche scettici, che raccontano il loro modo di scendere a patti con l'invisibile, e che ci hanno aiutato a contestualizzare Rol all'interno della sua città, conosciuta come misteriosa e magica, ci sono le persone che lo hanno frequentato assiduamente. Maria Luisa Giordano è la sua biografa, i suoi libri sono stati tradotti in moltissimi paesi; il Professor Luigi Giordano, medico curante di Rol per moltissimi anni, e la sua più cara amica, Giuditta Miscioscia, che ne ha raccolto l' eredità spirituale.
Nel film abbiamo volutamente accostato personaggi che raccontano con normalità e semplicità fatti apparentemente inspiegabili ad altri che, quando non negano, dubitano. Ne risultano momenti divertenti, e ci sembrava il modo migliore per consentire al pubblico di scegliere da quale parte stare (o non scegliere affatto), e anche il modo per attenerci alla frase che chiude Ho visto cose...che però non ti dico!
Alla proiezione sarà presente Giuditta Miscioscia, che oltre a essere amica e testimone della vita e degli insegnamenti di Gustavo Rol è una attivissima benefattrice e Delegata Provinciale della Croce Rossa Italiana, che l'ha recentemente insignita con la sua più alta onorificenza». [Chiara Pacilli e Maurizio Tedesco]


PROGRAMMAZIONE

09/12/2015 h 17:00Maserati Winter Lounge - Jardin de l'Ange
segue incontro con autori e protagonisti